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Una conversazione tra una studiosa dei mistici e un conoscitore esperto di psicoanalisi, due amici che scambiano e discutono le loro esperienze, una conversazione cui si intreccia il ricordo di amici comuni. Il tema profondo è l'oggi, la domanda disordinata di spiritualità come risposta all'angoscioso disordine economico ed etico del mondo. Dei mistici e della psicoanalisi si vuole proporre l'invito a rientrare in se stessi come unica strada per il costituirsi interno della figura dell'Altro. Questa riflessione offrono i due autori al lettore, partendo dalla riflessione sulle estasi di Teresa de Jesús, che studiosi di diversa ispirazione concorrono nel definire "laiche" in quanto perseguite, come momento di perfetta unione e felicità, come punto di arrivo di una rigorosa e sperimentale autoanalisi. Così ci conduce Teresa, come Giovanni della Croce e poi Simone Weil, attraverso un costante senso del limite verso dimensioni invisibili e profonde, lontanissime dal clangore delle telereligioni: regioni abitate dal silenzio dell'assenza, dalla volontà di superare il lutto dell'assenza, e insieme dalla certezza della scoperta dell'amore.